Un romanzo che fa riflettere: storico e d'attualità.


Il maestro di Tolmezzo:

Benito Mussolini


                      Con questo titolo mi sono proposto di pubblicare il romanzo che ripercorre le vicende vissute dal giovane Mussolini nell'anno trascorso a Tolmezzo come maestro elementare. Attraverso un lavoro di ricerca nell'archivio comunale e sulla stampa del periodo ho ricostruito la vita a Tolmezzo tra il 1906 e 7 ed ho cercato di immaginare come può averla vissuta il giovane maestro, al tempo socialista rivoluzionario. La stampa del periodo mi ha consentito anche di ricostruire le vicende per cui Mussolini è finito sui giornali. Quando, ad esempio, ha pubblicato "Lo staffile", un giornalino anticlericale, quando ha commemorato Giordano Bruno, o è stato accusato d'aver bestemmiato in classe. Dall’archivio comunale ho tratto le notizie riguardanti la situazione paradossale di Mussolini che diventerà il Duce e che, da maestro, si trova in difficoltà a mantenere la disciplina in classe, o la discolpa dall’accusa, montata ad arte contro di lui, di aver bestemmiato in classe.                                                         Ho ripreso poi quella  che a Tolmezzo è diventata una sorta di leggenda sulle “sbornie ciclopiche” del maestro Mussolini, tramandata con le esagerazioni tipiche della leggenda. In particolare ho ripreso la convinzione diffusa  per la quale ha avuto un figlio. La dimostrazione fatta da Fabrizio Castellini ne "Il ribelle di Predappio" che il figlio attribuito a lui dalla "vox populi" non poteva essere suo figlio, mi ha consentito di condire la cronaca con la fantasia, ricamandoci una vera storia d'amore, vissuta dal giovane maestro, e dalla quale sarebbe nato il figlio che la tradizione popolare  gli ha sempre attribuito.
                  Un romanzo  storico nella forma d'un diario che immagino avrebbe tenuto il giovane maestro e che avrei fortunosamente ritrovato. Una finzione letteraria, (verisimile perchè Mussolini ha sempre tenuto dei diari), che mi ha consentito non solo di raccontare, ma anche di cercare di  ricostruire la psicologia del giovane maestro finito ai confini dell’Italia, in un ambiente gretto e conservatore, comunque ostile nei suoi riguardi, per le sue idee di socialista rivoluzionario.
                  Ho preferito questa soluzione ad una trama più facile che mi sarebbe venuta dal fatto che Mussolini veramente ha tentato il suicidio, mentre era a Tolmezzo. E' stato salvato da un coetaneo, che invece si è poi realmente suicidato, dopo un viaggio a Roma ed un incontro con Mussolini che nel frattempo era diventato il Duce.                                              Ho ricostruito evidentemente anche questi paradossali corsi e ricorsi della storia, ma ho voluto porre l'accento sulla ricostruzione del pensiero di Mussolini, desunto da ciò che aveva scritto prima di arrivare  a Tolmezzo e immediatamente dopo, quando si è trasferito a Trento. Il pensiero d'un giovane preso dalle idee del socialismo rivoluzionario che nulla a che vedere con il fondatore del fascismo, 0 che, secondo la definizione di Giorgio Bocca era un  “socialfascista”.
               

Commenti

  1. Quale commento migliore della recensione di Alfio Englaro?
    MUSSOLINI MAESTRO ELEMENTARE A TOLMEZZO
    (Dal sito CJARGNE ONLINE)
    Igino Piutti non solo non cessa di partorire lavori letterari a getto continuo ma non cessa di stupire per la enorme varietà degli argomenti trattati, tra i quali il presente riveste una importanza singolare e per certi aspetti inedita.
    Questo suo ultimo lavoro è ancora in fieri anche se le linee generali sono già state ormai definite e il libro sarà forse pubblicato a fine 2015, compatibilmente con l'Editor.
    E' però importante, a mio avviso, darne conto fin d'ora (agosto 2015) sia per le prevedibili discussioni che potrà suscitare in Tolmezzo (e di riflesso in Carnia e in Friuli) sia perchè merita davvero un periodo preparatorio (una specie di novena laico-letteraria) per giungere alla fatidica data del parto con una disposizione d'animo adeguata e soprattutto scevra di pregiudizi, sia storici che ideologici.
    Eh si, perchè finora il clichè di "Benito Mussolini maestro in Tolmezzo" era massimamente sintetizzato nelle due divinità greche più goderecce e amate dal popolino: Venere e Bacco. Meno di una macchietta da avanspettacolo insomma!
    Al termine della lettura di questo lavoro di oltre 300 pagine emerge invece una figura di Mussolini un po' diversa e direi certamente più completa e complessa di quanto la scarna e lacunosa storiografia ufficiale abbia voluto finora tramandarci.
    Innanzitutto occorre dire che l'autore, prima di incamminarsi su questo sentiero (che a chiunque potrebbe apparire incerto sdrucciolevole e irto di insidie) si è ampiamente documentato, compulsando non solo i vari documenti presenti in loco (cartolari comunali tolmezzini, giornali dell'epoca...), ma leggendo tutta la vasta bibliografia riguardante il Mussolini giovane e tutti gli scritti giovanili di Mussolini, convinto socialista, animato da principi solidaristici e guidato da indomabile spirito rivoluzionario e anticonformista.
    Quindi le fondamenta di questo lavoro sono assolutamente storiche. Se vuoi leggere anche il resto vai a htt://www.cjargne.it/libri/MensolaPiutti

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  2. sarei interessato ad averlo in quanto Mussolini nella guerra 1915-1918 fu Caporale dell'11°Reggimento Bersaglieri proprio sul fronte del Friuli, ma non rammentavo che Mussolini avesse avuto esperienze d'insegnante in quel di Tolmezzo

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    1. Nel romanzo si fa riferimento anche al ritorno in Carnia come militare, ma è incentrato sull'esperienza che ha fatto come maestro elementare a Tolmezzo nell'anno scolastico 1906/7. Il libro è in uscita proprio questi giorni:

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